Teoria U. I fondamentali. Principi e applicazioni, di Claus Otto Scharmer
A cura di Carmine Cicatiello
“Ciò che appartiene solo al mondo delle idee, al mondo 1 per dirla con Popper, e non si è (ancora) connesso con le persone, o le organizzazioni, o le comunità, non è nello Zeit Geist ed è destinato a fallire.” – Flavio Fabiani
A dieci anni dalla prima pubblicazione di “Theory U”, C. Otto Scharmer propone una versione più aggiornata e più accessibile della sua teoria. In “Teoria U. I fondamentali”, Sharmer introduce il lettore a un metodo che, partendo dalla consapevolezza individuale, mira a produrre cambiamenti profondi nei sistemi sociali e organizzativi. Il testo combina innovazione, pensiero sistemico e una guida interiore al cambiamento, enfatizzando la coltivazione del “campo sociale”, un contesto in cui ogni individuo diventa custode dell’eco-sistema più ampio. In questo terreno, le persone possono affrontare le sfide del presente attraverso un’azione consapevole e collettiva, spostando la coscienza collettiva dall’ego-sistema all’eco-sistema, abbracciando una visione interconnessa e sistemica.
Come afferma l’autore: “La qualità dei risultati raggiunti da qualsiasi sistema è funzione della qualità della consapevolezza delle persone in quello stesso sistema. In breve: la forma segue la coscienza”.
Nella prima parte, “Una Cornice per vedere il campo”, l’autore esplora le dinamiche sociali e organizzative, concentrandosi sull’importanza della consapevolezza collettiva. Nei quattro capitoli, invita a riflettere su come le interazioni umane plasmino il comportamento individuale e organizzativo.
Nel primo capitolo, l’autore analizza il “punto cieco” nella leadership e nel cambiamento sociale, evidenziando la necessità di un nuovo approccio alle strutture mentali e sociali. Si distingue tra l’apprendimento del passato e la percezione del futuro emergente, sottolineando che il successo di un intervento dipende dallo stato interiore di chi agisce.
Il secondo capitolo approfondisce i vari campi di conversazione e l’importanza di un linguaggio autentico e diretto. La comunicazione aperta e il dialogo empatico sono visti come chiavi per superare il dissenso e trasformare le relazioni.
Nel terzo capitolo, Scharmer affronta l’evoluzione sociale, passando da strutture gerarchiche a reti collaborative, e mette in luce il valore degli archetipi di ascolto, dalla comunicazione superficiale a quella generativa. Qui, la creazione di comunità resilienti e la consapevolezza eco-sistemica diventano centrali per affrontare le sfide contemporanee.
Infine, il quarto capitolo introduce la “cruna dell’ago”, un punto di svolta in cui occorre abbandonare vecchi schemi per accedere al potenziale di un nuovo Sé. Attraverso racconti personali, Scharmer rende la teoria più accessibile e invita i lettori a riflettere sul loro ruolo nel sistema, promuovendo un cambiamento aperto e consapevole.
Questa parte del libro offre un quadro chiaro per diventare agenti attivi di cambiamento, sottolineando l’importanza della consapevolezza e delle relazioni umane nel promuovere trasformazioni sostenibili.
Ritengo che la prima parte del libro offra una visione illuminante su come ciascuno di noi possa non solo osservare, ma anche partecipare attivamente al cambiamento. Scharmer pone l’accento sull’apertura mentale, emotiva e volitiva, che invita a riflettere sul nostro ruolo nel creare un ambiente autentico e collaborativo. In questo contesto, la consapevolezza e la qualità delle interazioni umane risultano fondamentali per promuovere un cambiamento che sia realmente sostenibile e duraturo.
Nella seconda parte del libro, “Metodo per un Cambiamento Sistemico basato sulla Coscienza”, l’autore approfondisce le cinque fasi fondamentali del metodo della Teoria U, un percorso che guida individui e gruppi verso un cambiamento profondo e sistemico, basato sulla consapevolezza collettiva.
Co-iniziare si concentra sull’apertura di uno spazio di ascolto condiviso, sospendendo pregiudizi per far emergere una nuova visione collettiva. Co-percepire porta il gruppo a immergersi nei contesti con il massimo potenziale, sviluppando una comprensione profonda dei sistemi complessi. Co-presencing rappresenta il cuore del metodo, dove i partecipanti si connettono alla loro fonte creativa più profonda, operando dal futuro emergente e lasciando andare il passato. Con Co-creare, le idee emergenti vengono tradotte in piccoli prototipi per essere testati e migliorati. Infine, Co-modellare spinge il sistema a evolversi su larga scala, attraverso l’innovazione collettiva e la creazione di ecosistemi in grado di auto-regolarsi e crescere.
La seconda parte del libro offre un approccio radicalmente innovativo al cambiamento organizzativo e sociale. Scharmer mette al centro la consapevolezza e la qualità delle relazioni, evidenziando come il cambiamento emerga dalla capacità di percepire e agire collettivamente. Tuttavia, il metodo richiede un impegno profondo e costante, che può rappresentare una sfida per chi è abituato a modelli più tradizionali e immediati. Teoria U si distingue come una guida non solo pratica, ma anche filosofica per promuovere un cambiamento autentico e duraturo.
Nella terza parte del libro “Una narrazione del cambiamento evolutivo della società”, Otto Scharmer esplora come la trasformazione dei sistemi globali richieda un passaggio da modelli ego-sistemici a eco-sistemici. L’autore introduce l’idea di “sistemi operativi” che, nei vari settori, evolvono da un approccio 1.0 incentrato sugli input a un approccio 4.0 basato sulla co-creazione, consapevolezza collettiva e rigenerazione sociale ed ecologica.
Nel settore sanitario, ad esempio, Scharmer propone il passaggio dalla cura dei sintomi (patogenesi) alla promozione del benessere (salutogenesi), mentre nel campo dell’istruzione auspica una trasformazione in cui lo studente sia al centro dell’apprendimento esperienziale. Similmente, in agricoltura, immagina le fattorie come centri di rigenerazione ecologica, economica e sociale. Anche la finanza deve evolversi, secondo l’autore, da un modello estrattivo a uno generativo, concentrato sull’impact investing e la rigenerazione dei beni comuni.
Nel capitolo finale, Scharmer riflette sulle sue radici personali e sullo sviluppo dello u.lab, una piattaforma che connette innovatori globali per favorire il cambiamento sociale. Attraverso laboratori di innovazione e pratiche di apprendimento collettivo, il Presencing Institute coltiva i semi di un cambiamento sistemico, fornendo strumenti per co-creare un futuro sostenibile basato sulla consapevolezza collettiva.
Teoria U rappresenta una guida essenziale per coloro che aspirano a comprendere e promuovere il cambiamento sistemico. L’autore ci invita non solo a osservare, ma a partecipare attivamente alla trasformazione dei sistemi sociali e organizzativi. La sua visione profonda e integrata, che combina consapevolezza individuale, co-creazione e responsabilità collettiva, offre una prospettiva rivoluzionaria su come affrontare le sfide globali. Seppure richieda un impegno costante, questo libro fornisce gli strumenti per chiunque voglia diventare un agente di cambiamento in un mondo che ha bisogno di nuove soluzioni sostenibili e collettive.
Carmine Cicatiello è laureato in Ingegneria Gestionale con specializzazione in Innovation Management e attualmente lavora in Q8 Kuwait Petroleum Italia S.p.A. come Addetto Sistemi Rete, responsabile di progetti innovativi nel retail tech, con focus sulle tecnologie abilitanti per la digitalizzazione. Ha precedentemente ricoperto ruoli di consulente strategico-direzionale e Project Manager, acquisendo competenze in gestione di progetti sfidanti. È certificato come CAPM® e socio PMI-SIC dal 2023. Uno dei suoi hobby è lo sport, che pratica con regolarità, insieme alla lettura, che gli consente di esplorare nuove idee e ampliare le proprie conoscenze.
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