Leadership in un futuro che emerge. Da ego-sistema a eco-sistema: nuove economie e nuove società, di Claus Otto Scharmer e Katrin Kaufer
A cura di Giovanni Frascadore
In questo articolo, ho il piacere di presentarvi il libro “Leadership in un futuro che emerge”, di Otto Scharmer e Katrin Kaufer.
Prima di avventurarmi nella recensione del libro, vorrei porvi una domanda che da sempre è oggetto di divergenze filosofiche: cos’è la leadership?
La letteratura ha spesso affrontato il tema senza mai convergere in una definizione universale. Quella che reputo più affine alla mia visione definisce la leadership come la capacità di lavorare con gli altri, evolvendo e facendo evolvere gli altri, sia come individui che come collettivo.
Questa competenza include l’abilità di adattare il proprio stile in funzione della situazione e del contesto. Non esiste infatti uno stile che vada bene per tutti i periodi storici, le geografie e gli attori coinvolti.
Un leader percepito come vincente, talvolta, senza un motivo apparente, può diventare poco efficace e non funzionare più. Ma perché questo avviene?
Una risposta la troviamo ben espressa nel libro “Leadership in un futuro che emerge”, dove si esplora un processo di trasformazione personale e collettiva che mira a creare un cambiamento sistemico e sostenibile, adeguato al futuro che emerge.
Il fallimento e i risultati non voluti spesso derivano dall’ostinazione nel ripetere comportamenti e processi che fanno parte del passato, non adeguati a rispondere alle nuove necessità, giustificati solo dal “finora ha funzionato benissimo”.
Ma come ovviare a questo errore? Il libro propone tre approcci chiave:
- Innovazione Sociale: innovazioni che non solo risolvono problemi immediati, ma trasformano i sistemi sottostanti.
- Leadership Consapevole: l’importanza di una leadership consapevole delle dinamiche interne e delle esternalità, che agisca con visione e integrità.
- Collaborazione: la necessità di collaborare attraverso settori e discipline per affrontare le sfide globali.
Considero questo libro una delle fonti più ispiratrici per chi aspira a diventare un leader del cambiamento e a promuovere un futuro migliore. Consiglio vivamente la sua lettura a chiunque desideri essere ispirato e motivato a fare la differenza.
Gli autori, attraverso la Teoria U, illustrano un processo innovativo per guidare il cambiamento. Questo processo non si basa sulle lezioni del passato, ma su ciò che possiamo anticipare dal futuro imminente.
Il libro è una guida pratica non solo per leader istituzionali e aziendali, ma anche per chiunque desideri contribuire alla creazione di una nuova economia più consapevole, resiliente e inclusiva.
Vengono affrontati temi cruciali come i cambiamenti climatici, i collassi finanziari e il crescente divario tra ricchi e poveri, proponendo un cambiamento di paradigma essenziale per affrontare le sfide del nostro tempo.
Il libro è suddiviso in otto capitoli che ci fanno comprendere la necessità di cambiare il nostro mindset. Non dobbiamo concentrarci solo sulla punta dell’iceberg, ma esplorare e comprendere anche gli elementi nascosti, dando spazio a quelli che desiderano emergere.
Il libro come anticipato è incentrato sulla Teoria U che è un modello di cambiamento che invita i leader a lasciar andare vecchi schemi per aprirsi a nuove possibilità emergenti.
La teoria afferma che la qualità dei risultati è in funzione della consapevolezza delle persone che stanno operando nel sistema e che la consapevolezza si sviluppa attraverso la capacità di ascoltare. Vengono definite diverse tipologie di ascolto: l’ascolto automatico (downloading), che tende a proiettare vecchi giudizi; l’ascolto attivo, che dirige l’attenzione verso il mondo che ci circonda; l’ascolto empatico, che ci permette di adottare la prospettiva degli altri e di vedere noi stessi attraverso i loro occhi; l’ascolto generativo, a cui i leader dovrebbero aspirare, che consente di partire dal tutto e dal nuovo che emerge, approfondendo ulteriormente la nostra comprensione delle sorgenti più profonde del Sé.
I primi quattro capitoli invitano a viaggiare sul lato sinistro della U attraverso i quattro livelli dell’iceberg (sintomi, disconnessioni sistemiche, pensiero e sorgente).
I successivi quattro si occupano invece del lato destro attraverso la raffigurazione (envisioning), l’attuazione (enacting) e l’incarnazione del nuovo (embodying).
Il percorso a forma di U, nel dettaglio, si articola in tre fasi:
- Discesa nella U. Durante questa discesa è richiesta l’apertura della mente, del cuore e della volontà. Lasciar Andare e Lasciar Venire permette di lasciar andare i pregiudizi e le vecchie abitudini.
- Punto di Presencing. Al fondo della U si raggiunge un punto di profonda riflessione e connessione con il futuro che vuole emergere. È un momento di grande consapevolezza e intuizione. Il termine “presencing” è infatti l’unione delle parole “presence” (presenza) e “sensing” (percezione) e si riferisce alla capacità di percepire e portare nel presente il proprio potenziale futuro più elevato.
- Risalita nella U. Dopo aver raggiunto il punto di presencing, si risale la U portando le nuove intuizioni nella realtà attraverso azioni concrete. Questo processo include la prototipazione rapida che permette di sperimentare rapidamente nuove idee e ottenere feedback immediati sull’idea in fase di attuazione e di iterare fino a raggiungere il pieno funzionamento.
Gli autori sostengono che l’energia segue l’attenzione. Pertanto, è fondamentale spostare l’attenzione da ciò che vogliamo evitare a ciò che vogliamo realizzare. Un leader, in altre parole, deve essere consapevole della realtà che lo circonda senza lasciarsi abbagliare da ciò che ha funzionato in passato, per poter generare una forza che porterà al cambiamento.
Nel libro si esplorano i vari livelli sotto la linea di galleggiamento dell’iceberg della realtà attuale, approfondendo i problemi strutturali che ci portano a riprendere modelli del passato, producendo risultati indesiderati invece di connetterci a ciò che verrà.
Le disconnessioni strutturali con sintomi visibili possono essere sintetizzate in otto aree: ecologica, disconnessione tra reddito e ricchezza, finanziaria, tecnologica, leadership, consumismo, governance e disconnessione della proprietà. Ogni sintomo superficiale associato a queste disconnessioni strutturali evidenzia un limite sistemico che stiamo raggiungendo e un’opportunità di cambiamento per colmare il divario.
Nel percorso di cambiamento emerge il concetto di eco-sistema, che sottolinea la necessità di cambiare il nostro modo di pensare come individui per affrontare le sfide del nostro secolo. L’eco-sistema si basa su un approccio eco-centrico, dove le decisioni sono prese considerando il benessere della comunità in modo sostenibile, in contrasto con l’ego-sistema, che nasce da un approccio ego-centrico e privilegia il beneficio individuale.
Il libro descrive l’evoluzione delle istituzioni, dei sistemi sociali ed economici e della tecnologia dalle fasi 1.0 a 4.0. Ogni nuova fase comporta un cambiamento evolutivo della consapevolezza: (1.0) tradizionale con struttura gerarchica; (2.0) ego-centrico con focus sul mercato e la concorrenza; (3.0) centrato sugli stakeholder e basato sulla negoziazione e il network; (4.0) eco-centrico: un’azione collettiva basata sulla consapevolezza.
Il libro si conclude con una visione di ciò che noi, in quanto attuale generazione, saremo chiamati a fare.
Questo articolo, invece, si conclude con una domanda su cui riflettere, ispirata da una delle annotazioni di chiusura che troverete alla fine di ogni capitolo del libro. Prendi nota della tua risposta e inizia un percorso di cambiamento: mentre leggevi questa recensione, qual è stata la tua intuizione più importante?
Giovanni Frascadore, laureato in ingegneria informatica, attualmente lavora in Zuora come responsabile del Centro di Eccellenza dei Servizi Professionali per EMEA South e Centro Europa. In precedenza, ha ricoperto il ruolo di Solution Architect, dopo molti anni di esperienza come consulente informatico e Project Manager nell’ambito billing, finance, payments e dunning solutions. È certificato PMP® e volontario PMI-SIC dal 2023. Uno dei suoi hobby recenti è la scrittura: ha auto-pubblicato una storia breve, “Cara Caretta”, dedicata al figlio, e una raccolta di poesie nella collana poetica “I Poeti di Ponte Vecchio”, vol. 24 Profilo linkedin: https://www.linkedin.com/in/giovanni-frascadore-2612b937/