I 5 assiomi della comunicazione, di John W. Y. Navarro
A cura di Marco Alfarano
In questo articolo, vorrei presentarvi un libro che ho scelto di recensire con entusiasmo, esso rappresenta una risorsa preziosa per chiunque desideri approfondire la propria comprensione della comunicazione e delle tecniche per migliorarla. In qualità di specializzando in counselling aziendale e in venti anni di esperienza lavorativa da progettista in una multinazionale, ho avuto modo di constatare la funzione imprescindibile della comunicazione e della gestione delle relazioni interpersonali all’interno delle organizzazioni.
Come recita il titolo del libro, si tratta di una raccolta di cinque testi, tutti dedicati alla comunicazione e alle sue varie sfaccettature:
- La comunicazione ed il linguaggio del corpo
- La comunicazione assertiva
- L’intelligenza emotiva
- La crescita personale
- Lavorare in team utilizzando la comunicazione assertiva
Ciascuno di questi libri affronta un aspetto specifico della comunicazione, ma tutti sono interconnessi e possono essere applicati insieme per migliorare la propria capacità di comunicare efficacemente. Vi riporto, dei cinque assiomi menzionati nel testo (al lettore il compito di scoprire gli altri), quello che ritengo essere omnicomprensivo:
La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura della comunicazione
Per punteggiatura intendiamo tutto ciò che viene a corredo delle parole: intonazione, pause, gesti, distanze, contesto… Decenni di letteratura sul linguaggio del corpo ci dicono che quando un incontro avviene in maniera diretta e di persona, impieghiamo mediamente 50 secondi a classificare l’interlocutore come interessante o no.
Cosa accade invece in contesti in cui la comunicazione è quasi del tutto digitale, attuata mediante messaggi di testo? La prima sezione, se da un lato ci fornisce gli strumenti basilari per comprendere in che modo le parole siano sempre amplificate da indizi che il corpo rilascia (che possono, attenzione, confermare o smentire le parole stesse), ci informa e ci forma al tempo stesso sugli effetti che una comunicazione prevalentemente digitale può comportare. Si passa poi a conoscere le caratteristiche e le dinamiche della comunicazione passiva, con gli effetti che può avere su chi la adotta o la subisce; essa può sfociare in ansia e depressione. Comprendere e riconoscere può essere il primo passo verso l’apprendimento di una comunicazione più salutare, può costituire il disinnesco di quel circolo vizioso fatto di divagazioni, evitamento di ogni forma di conflitto e scarsa propositività.
Lo stesso vale per la comunicazione aggressiva, semplicisticamente riconoscibile in tratti quali uso smodato uso di imperativi e formulazione di più domande alla volta; il testo ci aiuta a quindi a sviluppare le abilità distintive della comunicazione assertiva che si pone tra le prime due (e che non è un’altalena tra le due!)
La sezione sulla comunicazione assertiva, descrive in concreto come comunicare in modo chiaro e rispettoso, senza violare i diritti degli altri, imparando ad esprimere le proprie esigenze e aspettative in modo diretto e inequivocabile; questo processo di apprendimento, svolto mediante numerosi esercizi pratici, non è immediato né lineare, tuttavia già il solo smantellare, a livello cognitivo e poi più profondo, le idee irrazionali (Ellis), si mostra essere un processo automodellante che poi si espande in maniera “contagiosa” alle nostre cerchie di frequentazione. Per un ulteriore approfondimento consiglio il testo “Le parole sono finestre (oppure muri)” di M. B. Rosemberg, un vero percorso incisivo ed illuminante sull’argomento.
La sezione sull’intelligenza emotiva è un compendio dei testi di Goleman; viene presa in rassegna ogni emozione fondamentale, nelle sue caratteristiche scatenanti e percepite. Se la società della performance ci ha proposto, e quasi imposto, per decenni l’anestesia emozionale come modello vincente, è evidente quanto questo si sia rivelato deleterio e inefficace, specie per chi sacrifica il proprio mondo interiore a fini carrieristici. L’accoglienza serena di ciascuna emozione, propria o altrui, abbinata alla capacità di riconoscerne i trigger scatenanti, si rivela essere la vera chiave di successo personale, la più importante delle doti di leadership che le aziende iniziano a riconoscere, sponsorizzare e valorizzare.
Viene infine fatto un rapido accenno alle capacità di “mentalizzazione” che partono dal percepire, immaginare, descrivere e riflettere per arrivare ad intuire stati mentali, regolare emozioni, affetti e relazioni.
La crescita personale è per l’autore il più delicato dei temi in quanto non tutti sono in grado di affrontare ed accettare poiché questo spaventa e può far arrabbiare. Vengono individuate tre macro aree:
- Salute e benessere fisico
- Carriera e crescita finanziaria
- Spiritualità e ricerca della felicità
Queste tre dimensioni sembrano essere confliggenti tra loro, e lo sono nella misura in cui, ad esempio, per crescita finanziaria ci immaginiamo sforzi che necessariamente costringerebbero a sacrificare la salute.
Tra i fattori chiave per la crescita personale vengono elencate delle pratiche che ho trovato non scontate né intuitive, tipo il “Godersi il disagio”, col sorriso e gratitudine, dandosi anche una pacca sulla spalla, quasi il disagio rappresenti una tappa di crescita; l’esercizio della gratitudine, in ogni circostanza, pare rivelarsi un fattore funzionale al raggiungimento del benessere psicofisico che tutto filtra e attraverso cui tutto è percepito. Si passa poi alle concrete pratiche per questo benessere, sia alimentari che motorie, per poi focalizzarsi sul grande potere che i nostri pensieri esercitano sul nostro equilibrio psico-fisico. La programmazione neurolinguistica, nata negli ’70, è il cuore di questa sezione e parte dal presupposto che l’imitazione di modelli “vincenti” possa rendere vincente chiunque riesca a riproporli. Molto ambiziosa negli obiettivi e nella efficacia, dopo decenni di studi e sperimentazioni, ha trovato evidenze scientifiche notevoli e si è declinata in numerose tecniche che il testo illustra.
Infine, la sezione su come lavorare in team utilizzando la comunicazione assertiva fornisce suggerimenti e tecniche per migliorare la collaborazione all’interno delle organizzazioni, utilizzando una comunicazione efficace e rispettosa, imparando a dosare e modulare l’assertività in modo che questa non sfoci in aggressività percepita. In sintesi, questa raccolta di libri rappresenta una risorsa preziosa per chiunque desideri approfondire la propria comprensione della comunicazione e delle tecniche per migliorarla, sia a livello personale che professionale.
Marco Alfarano, laureato in ingegneria informatica con master in tecnologie del software, counselor ad approccio integrato, attualmente specializzando in counseling aziendale. Lavora da oltre 18 anni in STMicroelectronics in qualità di project manager e software architect, dopo aver lavorato sei anni come graphic designer e poi come progettista per diverse software house. Certificato PMP®e PMI-ACP®, promotore in azienda delle metodologie Agile e volontario PMI-SIC dal 2020.
